Medjugorje, 25 aprile 2020
"Cari figli,
questo tempo sia per voi un'esortazione alla conversione personale.
Figlioli, pregate nella solitudine lo Spirito Santo affinché vi
rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio per poter essere i degni testimoni
dell'amore che Dio vi regala attraverso la mia presenza.
Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore e che
la preghiera sia come un deserto.
Siate il riflesso dell'amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con
le vostre vite.
Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Commento di Padre
Livio di Radio Maria al messaggio del 25 aprile
Questo messaggio è in
linea con quelli precedenti che la Madonna ci ha dato attraverso la veggente Marija in questo tempo di Coronavirus, in questo tempo di
prova.
Questi messaggi sono rivolti
soprattutto a quelli che hanno risposto
alla chiamata, a quella grande moltitudine di persone che si alimentano da
questa fonte di grazia straordinaria.
Nel messaggio del 25 febbraio 2020 la Madonna ci aveva avvisato di
non lasciarci inondare dalle preoccupazioni terrene, esortandoci alla conversione, questa dev'essere la nostra preoccupazione
principale.
Il virus attacca il corpo, ma
c'è un virus spirituale, il virus
del peccato e dell'incredulità che attenta alla nostra vita spirituale
e nel messaggio di Natale ha detto: “le anime sono ammalate e vanno
verso la morte spirituale”.
Allora la prima guarigione
è quella che riguarda l'anima, che riguarda il cuore, attraverso il quale Dio parla all'uomo e prende dimora in lui.
La Madonna ci ha anche detto che se avessimo pregato e digiunato, se ci fossimo decisi per la
santità, la pace sarebbe arrivata nei nostri cuori e nelle nostre famiglie e in
più le nostre preghiere sarebbero state
ascoltate, le nostre suppliche sarebbero state esaudite.
“Cari figli, questo tempo sia per voi un'esortazione
alla conversione personale”.
La
conversione è una Grazia che viene da
Dio e una decisione personale e ha
i suoi piccoli passi. Dio che tocca
il cuore, risveglia la coscienza e iniziamo a percepire un’inquietudine, l'inutilità
di una vita senza Dio, dedicata
alle cose effimere, un’infelicità di
fondo.
Poi pian piano arriva la
luce di Dio che ci fa capire che siamo prigionieri del male e del peccato, si
incomincia a vedere l'orrore del peccato che è un veleno, o se volete, è un dolce con dentro il veleno, per cui
la Madonna ha detto: “satana vi distrugge con quello che vi offre”, e si comincia a vedere la vita che
dura come un battito di ciglia.
La conversione è come guidare una macchina, percepisci che non stai
facendo la strada giusta, vai avanti, ma a dato momento capisci proprio che quella è una strada sbagliata, cosa fai?
Ti fermi, freni, fai una curva a “U”
e torni indietro.
La conversione
è la decisione di tornare indietro dalla strada sbagliata e di incominciare la via della salvezza.
Probabilmente la Madonna ha visto che forse in pochi hanno deciso per
la conversione e per questo ci esorta:
“alla conversione personale”.
E
la Madonna dice che dobbiamo metterci in ascolto dello Spirito Santo: “pregate nella solitudine lo Spirito Santo”. Cos’è la solitudine?
Tu sei
solo, se a un dato momento metti il
silenziatore alle tue passioni, alle tue angosce, a tutto ciò che ti
disturba, e nel silenzio del tuo cuore ascolti
la voce di Dio, la voce della Spirito Santo, “affinché
vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio”, cioè arrivi a capire che Dio c'è, che Dio è vicino, che Dio
ti vuole bene, che Dio ti perdona, che Lui solo è il Salvatore, Lui solo ti dà la
felicità, e quindi decidi per Dio!
Credo che anche voi sappiate a memoria la preghiera: “Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo
un raggio della Tua luce …..”. La Madonna
ha voluto che questa preghiera si dicesse a
Medjugorje prima della S.Messa della sera,
“per poter essere i degni testimoni dell'amore che Dio vi
regala attraverso la mia presenza”.
Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo per questo tempo tre grazie particolari:
la
prima grazia è la santità, cioè essere in grazia di Dio, la grazia del perdono, di pentirci dei
peccati e poi faremo la Confessione appena sarà possibile, come ha detto il
Papa.
Gesù, apparendo agli Apostoli nel Cenacolo, ha detto: “pace a voi, ricevete lo Spirito Santo, a chi
rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, non saranno
rimessi”.
Che lo
Spirito Santo ci purifichi dai peccati che si sono depositati sulla
nostra anima, cancelli ogni traccia di male, in modo tale che il nostro cuore
diventi il tempio della Santissima Trinità.
Perché vivere in grazia di
Dio è bello, siamo belli davanti a Dio e siamo belli anche davanti a noi
stessi e davanti agli altri.
E poi vi consiglio due dei
sette doni dello Spirito Santo per
questo tempo:
il dono
della sapienza, che poi è il dono della fede, che ti fa ragionare in
termini soprannaturali, ti fa vedere
le cose dal punto di vista di Dio, vedere le cose nella luce della verità,
della bontà, del perdono, della compassione, nella luce della speranza.
Non è un problema di cultura, ci sono persone che hanno poca
cultura, ma hanno il dono della sapienza.
Chiediamo
il dono della sapienza, sentire
come Dio sente, pensare come Dio
pensa, guardare come Dio guarda.
E poi il dono della
fortezza, o se volete del coraggio, il coraggio di decidere, il coraggio di
fare. Perché oggi
siamo in un tempo di battaglia, di combattimento spirituale, per cui noi, animati dalla luce di Dio e dalla
sua sapienza, e sorretti dalla sua fortezza, diventiamo testimoni invincibili, guerrieri di Dio invincibili.
Nella seconda parte del messaggio la Madonna ci mette in guardia da una tentazione sottile
del demonio e dice:
“Figlioli,
non permettete che le prove vi induriscano il cuore”.
Siamo
nel tempo di prova e ci si innervosisce,
ci si arrabbia, ci si scoraggia, si
diventa pessimisti, si diventa acidi e
la prova, che potrebbe essere un’occasione per avvicinarsi a Dio e rinnovare
la nostra vita, diventa una trappola nella quale diventiamo persone scostanti, nervose e in questo modo il nostro cuore si indurisce, non solo verso
il prossimo, ma anche verso Dio, ci si arrabbia con Dio: “perché hai fatto
questo, perché hai permesso questo, cosa abbiamo fatto di male?”
Lasciamoci
correggere da Dio, non induriamo il nostro cuore, Dio ci rafforza attraverso le
prove, anche attraverso la potatura, il vignaiolo pota i
tralci perché i grappoli possano crescere, come dice il Vangelo.
E così stiamo
attenti in questo tempo di prova, non arrabbiamoci
con Dio, ma ringraziamoLo per questa prova, come dice
Vicka: “grazie
Signore perché la Croce è grazia, grazie Signore perché la Croce è gioia”,
“e che la preghiera sia come un
deserto”.
Impediamo a satana di indurire, di inacidire il nostro cuore, di far sì che la nostra preghiera diventi
un deserto, cioè una preghiera dove manca la Divina Presenza, preghiamo, ma
non abbiamo aperto il cuore a Dio.
Allora,
una volta superata questa tentazione, una volta che ci siamo messi nella
disposizione di lasciarci illuminare nella luce di Cristo Risorto, arriveremo
alla Pentecoste come gli Apostoli che, usciti dal Cenacolo, erano trasformati.
La
prima predica di Pietro è stata fantastica, non sembrava più lui, un pescatore
che parlava in quel modo.
“Siate il
riflesso dell'amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite”.
E
così anche noi saremo il riflesso dell’amore di Dio e testimonieremo Gesù
Risorto con le nostre vite.
Negli
Atti degli Apostoli avete sentito come hanno risposto gli Apostoli alla
persecuzione, con che coraggio hanno
predicato, con che coraggio hanno affrontato il Sinedrio e hanno detto: “se sia giusto obbedire a Dio o agli uomini,
giudicatelo voi, noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”.
Allora li fecero
frustare e, una volta liberi, gli Apostoli ripresero a predicare.
E
così dobbiamo fare anche noi, ma questo esige il dono della sapienza per predicare e il dono della fortezza per resistere alla cattiveria del mondo,
dove satana regna, come ha detto la Madonna il 25 marzo 2020.
Permettetemi
di dirlo che è bello morire come testimoni
coraggiosi, perché sappiamo che Cristo ci abbraccerà, e ci dirà: “vieni servo buono e fedele, entra nella
gloria del tuo Signore”.
Al
termine la Madonna ci dice di stare tranquilli: “Io sono
con voi e vi amo tutti, non escludo nessuno, con il mio amore materno”.
È l’amore di una madre che copre la
moltitudine di tante mancanze.
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Ma quanti hanno risposto alla sua chiamata, lo sa Dio, ha detto la
Madonna, speriamo che siano tanti, aiutiamo la Madonna a salvare le anime.
I messaggi che la Madonna dà hanno questo scopo:
noi dobbiamo avere un altro volto, un’altra faccia.
Questa è la dinamica: vivere questi messaggi in modo che risplendano sui nostri volti.
La Madonna chiede a noi di accettare i
messaggi.
L’accettazione dei messaggi è questa vita nuova che fa risplendere il volto di
Dio, il volto della Madonna sul nostro volto.
Sarebbe bello se la gente potesse dire di
noi: “la cosa più bella sono gli occhi di quell’uomo che ho incontrato sulla
strada”.
Se noi fossimo testimoni così, davanti alla
gente, presto il mondo sarebbe cambiato, trasfigurato.
(da un’omelia nella Chiesa di Medjugorje)
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it